L’associazione Emmaus Italia, che aderisce al Movimento internazionale Emmaus fondato dall’Abbé Pierre, fa appello a tutti i suoi gruppi e comunità e a quanti sono sensibili alla situazione in cui si trovano attualmente migliaia di persone in Bosnia Erzegovina.

Nel gelo e sotto la neve di fine 2020 e di inizio 2021, alle porte dell’Europa è da tempo in corso una catastrofe umanitaria: circa 3000 persone vagano infatti da giorni nel cantone di Una-Sana, costrette a vivere all’addiaccio con temperature sotto lo zero. 1500 di queste sono reduci dall’incendio che ha distrutto il campo di Lipa, a trenta chilometri da Bihać.

Alcuni profughi tentano da tempo di raggiungere la Croazia e, da lì, di entrare in Europa: durante questo loro percorso subiscono tuttavia – in totale contrasto con le leggi del diritto d’asilo – continui respingimenti da parte delle forze di polizia, che agiscono per mezzo di minacce e di violenze fisiche al limite della tortura.

Mancano sacchi a pelo, vestiario e calzature adeguati e una quantità assolutamente necessaria di alimenti per poter nutrire queste persone, che vagano perlopiù nei boschi in cerca di ripari di fortuna.

Oltre a questa drammatica situazione, è in atto un’altra emergenza umanitaria legata alla presenza di minori non accompagnati dei quali nessuna autorità al momento si occupa.

Da una ventina d’anni il Movimento Emmaus è presente in Bosnia con un suo gruppo – Il Forum Internazionale della Solidarietà – che, con l’aiuto di altre realtà legate al medesimo Movimento, cerca di soccorrere centinaia di profughi che si trovano in situazioni drammatiche per mezzo di aiuti umanitari, cure mediche e assistenza legale; oltre a questo, gestisce un centro in cui sono accolti una cinquantina di profughi minori non accompagnati bisognosi di tutto. Infine, il Movimento Emmaus è anche in contatto con la rete Rivolti ai Balcani, che attraverso l’associazione IPSIA – emanazione delle ACLI – è attiva a Bihać nella distribuzione di beni di primissima necessità.

Per tutte queste ragioni Emmaus Italia ha deciso di lanciare una pubblica sottoscrizione in favore di queste due realtà impegnate in quell’area, nel tentativo di contribuire concretamente ad alleviare una situazione che giorno dopo giorno si fa sempre più insostenibile e di riaffermare, al contempo, i valori di umanità, accoglienza e condivisione che da sempre sono alla base del suo agire.

È possibile aderire all’appello attraverso un contributo in denaro, che può essere versato sul conto corrente di seguito indicato. La somma raccolta sarà periodicamente versata in favore delle due realtà attive in Bosnia e i sottoscrittori saranno aggiornati sugli sviluppi dell’iniziativa.

Siamo convinti che solo agendo insieme si possano davvero cambiare le cose. A nome di tutto il Movimento italiano, grazie.

Massimo Resta – Presidente di Emmaus Italia

Anche tu puoi collaborare

  • con un versamento sul conto corrente intestato a Emmaus Italia
    iban: IT 13 U 05018 02800 000015118102
    causale: Emergenza Bosnia
  • condividendo le informazioni e gli aggiornamenti che verranno periodicamente diffusi